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header  Saluto del Direttore Generale


Ministero della Pubblica Istruzione
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L’ABRUZZO
Direzione Generale - L’AQUILA


L’Aquila, 27.12.2007

Nell’assumere l’incarico di direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo intendo rivolgere il mio saluto più vivo agli studenti, ai genitori, a tutto il personale A.T.A., ai docenti, ai dirigenti scolastici, tecnici e amministrativi, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle altre istituzioni che contribuiscono a determinare la qualità dell’offerta formativa della scuola abruzzese.
Non nascondo di aver accettato con entusiasmo questo incarico che mi permette di tornare nella mia terra dove sono nato, ho svolto i miei studi, ho trascorso la quasi tototalità della mia vita professionale di docente prima, di preside poi ed infine di ispettore.
A molte persone sono legato da amicizia e da affetto e spero che questo contribuisca a permettere a ciascuno di noi di esprimere al meglio le nostre risorse professionali.
Da parte mia assumo la volontà di offrire a questa regione tutto ciò che la mia professionalità riesce ad esprimere al massimo livello possibile, ma sono consapevole che, per raggiungere i risultati che la società si aspetta dalla scuola, c’è bisogno del fattivo contributo di tutti coloro che operano concretamente nella scuola e di tutte le altre istituzioni tra cui un ruolo di primo piano è esercitato dalla famiglia.
Il mio impegno prioritario, pertanto, sarà quello di sollecitare e raccogliere tutte le sinergie possibili sul territorio, di creare una coesione sociale e interistituzionale intorno alla scuola in modo che non sia lasciata sola a fronteggiare i complessi compiti educativi che diventano nei nostri giorni ancora più difficoltosi per il diffondersi di comportamenti giovanili che destano preoccupazioni nell’intera società civile.
Gli atti di bullismo, di violenza, di vandalismo, sempre più diffusi tra i giovani, richiedono un rinnovato impegno della scuola nel portare avanti con forza la sua funzione educativa. Non si può dimenticare che “noi ci siamo per loro” ossia grazie a loro e per aiutarli a crescere. A volte è sufficiente dare loro la parola e ascoltarli, fare loro credito non solo di beni materiali, ma di fiducia affinché da soli trovino la strada per costruirsi un loro futuro.
E’ necessario, pertanto, che gli insegnanti utilizzino ogni mezzo per far comprendere ai giovani quanto e perché sbagliano, senza rinunciare alla fermezza per paura di perderli, di non essere più accettati, di incontrare il loro rifiuto: preoccupazione talvolta presente tra genitori e insegnanti.
Funzione educativa che però non può prescindere dall’alfabetizzazione culturale, da una incisiva azione di trasmissione della cultura e dei saperi disciplinari che rappresentano gli strumenti per eccellenza della formazione integrale e integrata della persona.
A noi spetta il compito di investire su quella funzione della scuola che la società oggi si attende e che il Ministro racchiude nella formula dell’ educare istruendo: non c’è vera educazione che non passi attraverso l’istruzione, come non c’è vera istruzione che non porti all’educazione.
Trascurare l’uno o l’altro polo significa assicurare una “formazione dimezzata” che la scuola non può permettere.
So che per assolvere a questa funzione così complessa e delicata posso fare ben poco da solo e perciò confido nella piena e leale collaborazione di tutti voi.

f.to IL DIRETTORE GENERALE
(Carlo Petracca)
Destinatari:

Ai Dirigenti Scolastici
LORO SEDI

Ai Dirigenti Tecnici e Amministrativi
S E D E

Ai Coordinatori degli UU.SS.PP.
LORO SEDI

 
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